In questi giorni mi è stata consegnata, dall'importatore, la Panasonic
Lumix DMC-GX1 che non è una vera novità, essendo stata presentata nel novembre del 2011, ma lo diventa dopo il DOY
2012 vista la sua larga applicazione da più di un digiscoper e sempre con
risultati di grandissimo rilievo se non addirittura da premio. Altra grande chance sarà la prova in
digiscoping di due ottiche che, sulla carta, sono per noi di grande interesse;
il Leica DG Summilux 25mm F1.4 che è
assai luminoso e compatto con una costruzione ottica molto raffinata e una
meccanica di grande robustezza. Il secondo obiettivo è il compattissimo zoom Lumix
G X Vario PZ 14-42mm F3.5-5.6 ASPH Power OIS che, se pur non luminosissimo, fa
della sua costruzione e soluzione meccanica una vera sorpresa.
La macchina è un modello da esposizione e per l’invio ai
vari tester e, proprio per questo, sarà di grande interesse anche un'altra valutazione
vista la impressione di grandissima robustezza che si ha al tatto.
Come avete oramai già capito dal test che avevo eseguito nel
sito principale ho, personalmente, una grande ammirazione per la GF3 e questa
EVIL ne è la evoluzione più raffinata e più vicina ad un uso evoluto. La
possibilità di un mirino elettronico (come accessorio) i vari comandi manuali
con pulsanti e selettori , il microfono
stereo e la slitta flash e porta accessori ci indicano quale è il target a cui
è destinata.
Lo scarno manuale che abbiamo trovato nella confezione non rende
giustizia alle ampie possibilità del menu interno ma, speriamo, sia stata una
svista del distributore che non si è accorto dell’assenza di quello più
completo.
Questo video, di mediocre qualità, lo posto solo per gli istanti finali.
Ero al fiume con il Kowa 883+TSN VA3 e la Sony SLT A77. Al solito Pipino il Breve (merlo aquaiolo) è venuto a trovarmi ed ho provato a fare un video senza accorgermi che delle foglie erano state spostate dal vento e si erano messe tra me e Pipino. Il video ha perso definizione e ha una dominante dovuta allo sfuocato delle foglie. Riguardando il video prima di canxellarlo solo allora mi sono accorto della scena drammatica che stavo per assistere.
Sono contento per Pipino e mi dispiace per il serpente.....!
Dopo un lungo parto ecco finalmente arrivato il nuovo
sistema Swarovski. denominato dalla sigla ATX o STX.
Ci erano giunte voci di un nuovo diametro delle lenti e di
un sistema tutto nuovo di concepire e usare il cannocchiale.
Ecco che nell’osservare le nuove ottiche ci si può rendere conto del grande
lavoro fatto per offrire un sistema versatile e innovativo.
Per la precisione possiamo dire che la baionetta posta subito dopo la manopola di messa a
fuoco e prima dei prismi è già stata proposta l’anno scorso da Kowa con il suo Telephoto
Lens/Scope ma l’integrazione oculare-prismi è davvero una novità mondiale che
ha un tocco di originalità e genialità progettuale nel porre subito davanti alla baionetta la
manopola dello zoom. Ora la manopola della messa a fuoco e quella dello zoom
sono una accanto all’altra e rapidamente raggiungibili.
La baionetta a 3 denti sembra essere solida e abbastanza
grande da poter diventare un buon inizio per futuri sviluppi con moduli capaci
di offrire prestazioni e automatismi. Immaginiamo uno sviluppo con moduli
ospitanti un sistema di stabilizzazione immagine come per i nuovi Nikon EDG o
un collegamento alle DSRL diretto, senza prismi, e con la possibilità di diaframmi come nel Kowa.
Il modulo anteriore può essere acquistato in tre varianti
differenti fra loro per la dimensione delle lenti e della focale. Il più grande
e pesante ha la lente anteriore di ben 95mm ($1,899.00 da Eagle Optics) per
una focale, con l’adapter TLS APO, di
900-2100mm per un peso di 2,205 Kg. Questa è la grande novità di Swarovski che
per la prima volta supera gli 80mm e raggiunge un record superato solo dall’ Optolyth
100mm alla fluorite.
Quello intermedio ha lenti da 85mm ($1,549.00 da Eagle Optics) per
una focale, con l’adapter TLS APO, di 750-1800mm
con un peso di 1,965 Kg. Questo modulo è 5mm più grande del vecchio ATM 80mm.
Il più piccolo è con lenti da 65mm ($879.00 da Eagle Optics) e
raggiunge una focale, con l’adapter TLS APO,
di 750-1800mm con un peso di 1,640 Kg.
Il nuovo design ottico che sfrutta a pieno la qualità Swarovision in grado di produrre un enorme campo completamente piano grazie all'utilizzo di lenti CFF (Corrected Field Flattener) garantiscono una resa ottimale fino ai bordi sia per definizione che per controllo delle aberrazioni. Interessante sarà testare il modulo da 95mm per vedere questa resa su una dimensione lenti che fino ad oggi è stata molto critica soprattutto nel controllo del fringing.
Il secondo modulo ($2,179.00 da Eagle Optics) è sia in versione angolato che diritto ed integra in maniera stabile l’oculare zoom. Potremmo immaginare questo modulo come l’elemento base del cannocchiale al quale possiamo applicare il primo modulo secondo la focale che desideriamo. Lo zoom integrato è un 25-60x con il 65mm e l’85mm ma diventa un 30-70x con il 95mm. La scelta di costruire un modulo con l'oculare integrato (non si potranno usare altri ocualri o gli oculari a focale fissa) è stata una scelta progettuale che premia sicuramente il birdwatcher ma ha risolto, almeno credo, una soluzione progettuale che voleva offrire un ampio campo pupillare. infatti, eliminando baionette e parti sigillanti si è potuto avvicianre molto di più l'oculare ai prismi. Interessante notare la differenza di peso tra la versione angolata e quella diritta dove quest’ultima ha un peso superiore di circa 55g. Immaginiamo sia dovuto al doppio prisma. Infatti anche nel nuovo ATX è presente la “gobba” che caratterizza la versione diritta
I due adapter si collegano all’oculare con un veloce e
pratico innesto.
Il primo assomiglia al vecchio DCB.
Il braccio mobile permette
l’osservazione e lo scatto spostando la macchina con un solo movimento basculante.
Questo
adapter è dedicato all’uso con compatte, mirrorless ed EVIL (solo con obiettivi molto compatti, pancake). Analogamente al precedente DCB non protegge da luci spurie l’area tra l’oculare e l’obiettivo.
Interessantissimo e molto più originale è il secondo adapter, L'APO TLS ($489.00 da Eagle Optics) è un adapter che ha al suo interno una lente
di conversione (30mm) e si adatta al cannocchiale grazie ad un anello che verrà
fissato all’oculare, simile a quello del DCA, ed alla macchina fotografica
grazie ad un anello T2. In questo caso la macchina non ha l’obiettivo e il
cannocchiale conserva l’oculare zoom integrato.
La sua funzione pratica è quella analoga ad un tubo ottico zoom ma,
sfruttando lo zoom del cannocchiale, ha
lenti più grandi e un fattore di ingrandimento maggiore di tutti quelli oggi in
commercio.
Per ora non ci sono adapter per collegare una reflex con obiettivo.
Secondo il listino di Eagle optics i prezzi dovranno essere:
65mm $ 879.00+2,179.00 = $ 3.058
85mm $ 1.549.00+2,179.00 = $ 3.728
95mm $ 1.899.00+2,179.00 = $ 4.078
Chiaramente ci siamo già mossi per poter fare un test per il nostro sito.
Per altre informazioni consultate il sito Swarovski che da la possibilità di conoscere i nuovi cannocchiali anche con brevi filmati.
Fujifilm lancerà due nuove lenti nell’autunno 2012 e cinque lenti nel 2013, per offrire una line-up completa di 10 obiettivi entro il prossimo anno.
Nell’autunno 2012 saranno proposti due obiettivi: una lente a focale fissa ultra grandangolare e molto luminosa da 14mm F2.8 (21mm nel 35mm equivalente) e una lente zoom luminosa 18-55mm F2.8-4 (27-83mm nel 35mm equivalente).
Inoltre, altre cinque lenti saranno aggiunte alla line-up nel 2013, arricchendo così l’offerta con altri obiettivi a focale fissa e zoom dalle straordinarie caratteristiche tecniche.
Piccola di
dimensioni ma grande di prestazioni con
un sistema di ottiche assai curato e
progettato con estrema attenzione, un
ottimo mirino elettronico incorporato e
l'LCD mobile ... un touch screen davvero
pratico per ogni digiscoper e ... tutto
questo intorno ad un sensore
sorprendente.
Più ci
addentriamo nella produzione di
Panasonic e più ci sorprendiamo sulla
quantità di contenuti offerti e sulla
capacità di integrarli in maniera
intuitiva e razionale. In pochi anni si
è guadagnata un posto di grande successo
eguagliando e superando, alle volte,
contendenti che hanno una storica
presenza nel mondo della fotografia. La
collaborazione con Leica e l'essersi
concentrata sul formato 4/3 ha
sicuramente contribuito a dare
coordinazione e stimolo al progetto di
sviluppo con risdultati ogni anno più
concreti. Con la G3 si è voluto,
sicuramente, dare una macchina capace di
convincere il fotografo più smalizziato
a fare il fatidico passo verso una
attrezzatura più preformante nella
qualità e nelle prestazioni fino a
soddisfare anche il lato creativo che
non deve e non può essere limitato dai
mezzi meccanici.
Purtroppo il tempo non è stato dalla
nostra parte e il test si è svolto
in maniera molto rapida e poco
approfondita ma possiamo dire con
certezza che la G3 è una macchina
con ottime prestazioni e molto
maneggevole. Tutto il sistema
Panasonic sembra pensato e
sviluppato con grande attenzione
alle esigenze del fotografo e del
digiscoper. Il suo successo
commerciale ne è la prova.
Cosa ci è piaciuto
♦
Corpo macchina
piccolo e versatile.
Leggero ma robusto.
♦
Sensore e processore
molto ben integrati
tra loro per
risultati ottimi
anche ad alti ISO
♦
Buona gamma
dinamica
♦
Ottima resa del RAW
♦
Menu
completo e
personalizzabile
♦
Menu
Touch screen
♦
Mirino elettronico
integrato di ottima
risoluzione e colore
♦
Veloce e raffinato
il sistema di messa
a fuoco
♦
Il
45mm è un ottica
dalle prestazioni
sorprendenti.
Particolarmente
adatto al
digiscoping.
♦
Il
45mm - Straordianria
progettazione ottica
e versatilità
meccanica.
♦
Qualità
del
video HD 1080con varie
opzioni e controllo
manuale.
Cosa non ci è
piaciuto
♦
Resa
JPG ad alte
sensibilità molto
inferiore,
proporzionalmente, a
quella del Raw.
♦
Buffer poco capiente
rallenta la sequenza
in modalità Raw..
♦
Assenza interruttore
elettronico
sensibile alla
vicinanza
dell'occhio per lo
spegnimento in
automatico dell'LCD.
♦
Resa
della batteria non
all'altezza della
qualità della
macchina.